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mercoledì 25 maggio 2022

Contestazione generale [di Luigi Zampa, 1969]

Cl DISTURBA UNA TV ARABA

Vi segnalo che qui a Platì (Reggio Calabria) è stata promossa una petizione popolare per far sì che la popolazione possa ricevere i programmi del secondo e terzo canale Rai. Questa è una importante necessità per un piccolo paese di montagna, dove non c’è un’edicola o un negozio qualsiasi dove si possa comprare un giornale o una rivista. Persino per la Gazzetta del Sud o il Giornale di Calabria (i due quotidiani calabresi) bisogna scendere a Bovalino, e pertanto la radio e la tv restano gli unici mezzi d’informazione del paese. E naturalmente non si tratta solamente d’informazione, ma anche di cultura. Io amo molto il mio paese e la mia gente, e voglio vederla elevata spiritualmente e culturalmente; purtroppo i mezzi a mia disposizione sono molto scarsi, per non dire che io sono poliomielitico, e quindi limitato fisicamente. Voglio, inoltre, che la mia gente prenda coscienza dei suoi diritti e non li debba vedere calpestati continuamente; che non venga sfruttata persino nella sua miseria. Chi si abbona ad una rivista ha diritto a riceverla periodicamente; cosi chi paga il canone alla Rai deve vedere tutti i programmi. Vi preghiamo di aiutarci dando diffusione a questa nostra iniziativa. Ringrazio anche a nome dei ragazzi che mi stanno aiutando nella raccolta delle firme per la Rai.
dott. Mimmo Marando
Platì (R.C.)

La petizione popolare promossa a Platì, sottolinea che tocca alla Rai (col l’impianto di un ripetitore) adempiere ai propri obblighi di rendere visibili tutti i programmi televisivi, dopo che gli abitanti del paese hanno fatto il dovere loro pagando il canone conseguente a regolare contratto di abbonamento, come tutti. I promotori segnalano poi che, “mentre il secondo e terzo canale Rai non si vedono affatto, il primo canale molto spesso, nei periodi estivi, è disturbato da una emittente araba". Se la Rai non aderisse alla richiesta, il gruppo promotore della protesta a Platì s’ impegna “a proseguire la battaglia intrapresa, in sede giudiziaria, o in ultima ipotesi a invitare tutti gli abbonati Rai-tv a disdire l’abbonamento”. Infine, segnala che “nel vicino comune cli Antonimina, per le ragioni sopra denunciate, da molti anni gli abitanti, pur ricevendo il primo canale, non pagano il canone di abbonamento Rai-tv".
Insomma, quel ripetitore Rai ci vuole. Prima che lo metta qualche televisione araba.
FAMIGLIA CRISTIANA - 7 settembre 1980

 

 

 

 

 

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