Memoria sull’originale
del paese detto di Pratì e Rettore della chiesa.
Nel 1505
Ferdinando Cattolico con un diploma concedé in feudo a Carlo Spinelli un tenimento
di terre detto Prati e S. Barbara. Il sudetti tenimenti erano praterie addette a
nutrire animali. Il feudatario consultando i suoi vantaggi ha creduto di
fondare un paese con richiamandovi degli abitanti di luoghi convicini
accordando loro un suolo franco per fabbricare una casa ed una estensione
benché piccola di terreno onde formare un giardinetto di verdure. Da presso poi
s’è edificato un fondaco, ed in origine ebbe la denominazione di casale del
fondaco, e quindi da Prati è stato detto Platì.
Dalle memorie che
si conservano nella scheda del fu Notaro Gliozzi si ha che il primo Rettore
della parrocchia nascente nel 1563 è stato Francesco Silvestro col titolo di
Cappellano del casale del fondaco.
In detto anno Don
Alfonso La face di S. Cristina.
Dal 1652 sino al
1678 Don Ascenzio Pelle col titolo di Rettore.
Dal 1711 sino al
1738 non si conosce.
Dal 1738 al 1756
Don Tolentino Oliva col titolo di Parroco.
Dal 1756 sino al
1817 Don Stefano Oliva il quale nel 1774 ebbe da Monsignor Scoppa il titolo di Arciprete.
Da’ 5 obre 1817
sino a 3 maggio 1823 la Chiesa è stata vacante, e fu governata dagli Economi
Curati.
A 4 maggio 1824
dalla chiesa di S. Luca fui traslocato nella mia patria, nel quale giorno ho
preso il posesso di questa Chiesa sotto il governo di Monsignor Pellicano …
Platì
12 Agosto 1838
Laus
Deo
Francesco
Arciprete Oliva
Il documento contenente il testo riportato era nell’archivio di Ernesto Gliozzi il vecchio ed è servito al Canonico Antonio Oppedisano per redigere la sua Cronistoria*.
Il Notaro Gliozzi era il Mag.co Fabrizio Gliozzi*
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