Days of speed and slow-time Mondays
A hot summer’s day and sticky black tarmac.
I say that’s entertainment
That’s entertainment
Paul Weller
Ettore Castagna è senza ombra di dubbio un One Man Show: legge, suona, canta, affabula. L’incontro con i
platiesi è stato per lui proficuo dal punto di vista del calore umano come da
quello delle vendite della sua ultima opera, la cui presentazione l’ha portato
ancora una volta in Platì. Il suo reading è anche stato supportato da rumori,
suoni e musiche che contribuiscono al coinvolgimento dello spettatore, da
quello avvezzo alla lettura come dall’occasionale passante. Chitarra, zampogna,
marranzano, flauto i suoi compagni di viaggio senza tralasciare la ridotta
illuminazione, la sminuita amplificazione unplugged e lo striminzito supporto
digitale. Compagni occasionali per la
riuscita della giornata sono stati, oltre il solito ronzio catalitico, una
fresca venticata discesa dall’aria du ventu e un’estemporanea
performance di Cicciu Musitano, alias fascista
in origine, bonificato in u ccinciu.
Last but no least il teatro dove l’evento si è realizzato: l’Asilo creato nei
primi anni 50 del secolo della bomba atomica per interesse dell’A.N.I.M.I.
nella sua figura principale, Umberto Zanotti Bianco. Entrare in
quell’incubatrice infantile dove monache vestite di nero luttuoso allevavano
bambini di tutto il ceto sociale platiese è stato un mancamento dell’anima e
della memoria: il refettorio/dormitorio, la fila di rubinetti del bagno per i
piccoli, le aule, il corridoio percorso dalla zia Annina per andare sposa allo zio
Pepè, la cappella dove avevano officiato lo zio Ciccillo e lo zio Ernesto. Per
tutto questo: GRAZIE ETTORE!
A causa della ciurramica sosta forzata ho dovuto optare per un'immagine d'altri tempi. Le foto della serata verranno in seguito, confidando nella vostra pazienza.
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