Il soggetto del documentario è di Umberto Zanotti Bianco a cui va
riconosciuto il merito. Egli ha stretto un legame particolare con le zone
interne della Calabria Ulteriore Prima, senza trascurare la Basilicata ed il
resto della terra calabra. Il suo interesse per quelle terre risale agli anni
che seguirono il disastroso terremoto del 1908 ed è andato avanti fino alla sua
scomparsa avvenuta poco dopo la presentazione del film.
Generalmente
si data l'inaugurazione dell'Asilo Comunale di Platì con l'arrivo in paese
delle Figlie della Divina Provvidenza e noi a questo ci conformiamo visto e
considerato il magistrale lavoro portato avanti dalle suore. Realmente però
l'asilo fu fondato nel 1956
dall'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia. I
governanti in paese si avvicendavano, sia essi democristiani, commissari
prefettizi o comunisti. Il lavoro delle suore era per conto di Cristo, della
Madonna, dell'arcipreviti Minniti e
infine dello zio Ciccillo che lo passò allo zio Ernesto. Esse educavano i
bambini sino a prepararli alla prima comunione. Il ragazzo così formato poteva
continuare gli studi o prendere il treno alla stazione di Bovalino ed emigrare.
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Nella scheda degli Archivi del Novecento è riportato solo Monasterace.