Ill mo
Signor Commissario
Platì
Papalia Rosa fu Giuseppe, moglie di Miceli Graziano e
madre di due soldati, avendo il marito ammalato e una numerosa famigliola,
domanda un sussidio straordinario – non potendo bastare il sussidio governativo
assegnato al marito.
Tanto spera di ottenere
Della S. V.
Devotissima
Papalia Rosa
Preg. mi
Signori Componenti il
Comitato di A. C.
Platì
Zappia Domenico fu Antonio che ha due figli militari, si rivolge alle
S. V. per avere un sussidio, avendo la moglie perfettamente cieca ed essendo
egli nella miseria con numerosa famiglia.
Tanto spera dalle S. V. Ill.m
Zappia Domenico fu Antonio
Platì 9 – 12 - 1916
Domanda
Sussidio
Al
Comitato
assistenza
Si fa certo da me, sottoscritto
Medico Chirurgo, che Caterina Zappia nata Ielasi è da parecchi mesi che soffre
di prosopalgia , nevralgica del quinto, tale da renderla in uno stato
deplorevolissimo, in cui l’inferma, nell’attualità, trovasi, poiché tal
processo morboso, ribelle a qualsiasi metodo curativo, ha avuto per effetto
alterazione dei nervi ottici onde l’ammalata è divenuta cieca, e, come tale, è
impossibile ella sia abile al lavoro.
In fede, si rilascia il
presente a richiesta della stessa Zappia in carta informe per uso militare.
Platì, 10 Dicembre 1916
Dottor Papalia
Vincenzo
Concesse
lire quindici
una volta
tanto 12/12 916
Aricò
Il post di oggi è per Michele Papalia seguitorissimo di questi lavori.
per ricordare il Dottor Vincenzo Papalia, medico condotto di Platì, medico della famiglia Gliozzi, poeta e scrittore.
La lettura della tua dedica mi ha fatto precipitare sulle scartoffie del mio albero genealogico per scoprire che la signora Rosa Papalia fu Giuseppe era cugina di primo grado del mio trisavolo. Quanto all'illustre Dott. Papalia, con le mie prossime ricerche archivistiche verificherò una eventuale parentela.
RispondiEliminaEcco cosa rende unico il tuo blog, ogni post apre pagine di storia ridando vita a persone ed epoche remote. Grazie