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giovedì 27 settembre 2012

Ritorno alla terra (reg. Mario Franchini - 1934)



Ill.mo
     Signor Prefetto
Reggio Cal.ia

I sottoscritti cittadini nati e domiciliati nel Comune di Platì fanno istanza presso la S. S. Ill.ma perché voglia sospendere le operazioni demaniali per la quotizzazione della foresta denominata Serro di Platì, fra i cittadini di questo Comune.
Detta ripartizione, non voluta dai due terzi della popolazione, apporterà al Comune un agravio di parecchie migliaia di lire; né la foresta Serro di Platì è talmente estesa da poter accontentare e riuscire utile ad ogni singolo cittadino. Si può del resto facilmente arguire come quelli, che adesso vogliono la divisione, sognando un vasto territorio, facilmente rifiuteranno il minuscolo appezzamento che loro spetterà ad operazione finita. Poiché il Serro di Platì, così vasto in origine, venne in seguito assorbito dai molti signori del paese, per cui oggi è impossibile reintegrare il Comune dei terreni perduti. Inoltre il terreno della foresta Serro di Platì, per sua natura, è molto sfavorevole alla cultura intensiva. Ne verrebbe di conseguenza che ci si dovrà sobarcare ad una spesa immane, spesa che sarà di grande danno ai soli piccoli possidenti del Comune, e non potrà certamente colpire coloro che vogliono la quotizzazione poiché costoro, per la loro posizione sociale, nulla hanno da perdere e tutto da guadagnare, né loro monta, se, iniziata e finita l’operazione demaniale, non potrà avere dei benefici effetti per questa massa di cittadini.
Per queste ed altre molte ragioni, che i sottoscriventi, se a Lei piacerà, potranno esporre in un memoriale apposito, pregano la S. S. Ill.ma perché voglia sospendere le operazioni demaniali, a fine di non agravare il Comune di spese inutili, e, per conseguenza, i privati. Fiduciosi nella di Lei Giustizia, non credono di agire per adesso per altre vie, e con tutta stima si sottoscrivono:
Platì 20 Aprile 1912

Saverio Oliva arciprete
Francesco Portolesi di Saverio
Mittiga Francesco di Agostino
Michele Fera fu Francesco
Sac. Giuseppe Fera fu Francesco
Fera Michelangelo fu Giuseppe
Fera Rosario di Michelangelo


1 commento:

  1. Come dire...la classe dominante difende il suo potere e il suo possesso certa che la classe dominata non avrà i mezzi, intellettuali, (non sa scrivere) per difendersi.
    Il piccolo microcosmo di Platì racconta con chiarezza l'Italia di quel tempo dove la congiuntura economica e la crescita erano appannaggio di pochi, anche i preti,che sapevano come farle rimanere tale

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