In Nome di Sua Maestà Umberto
Primo per la grazia di Dio
e per volontà della Nazione
Re d’Italia
Estratto dai registri delle
sentenze originali, emesse dalla Conciliazione del comune di Careri nell’anno
mille ottocento ottantotto
La Conciliazione del comune di
Careri, ha messo la seguente sentenza all’udienza del nove Agosto mille
ottocento ottantotto
In Nome di Sua Maestà Umberto
primo per la grazia di Dio e volontà della Nazione re d’Italia = Il Signor
Stefano Barletta, Conciliatore del Comune di Careri ha emesso la seguente
sentenza alla udienza del nove Agosto mille ottocento ottantotto =
Nella causa tra il Signor
Gliozzi Filippo fu Giuseppe Arciprete Domiciliato e residente in Natile, attore
comparso personalmente = contro Agresta Rachela fu Giovanni, possidente,
domiciliata e residente in Natile convenuta presente. L’attore Signor Gliozzi
ha conchiuso per l’aggiudicazione della
sua dimanda, contenuta nell’atto iniziativo, pregando la giustizia di
condannare la convenuta stessa al pagamento di lire trenta per conto fatto = In
fatto = Esso istante Signor Gliozzi, mercé atto di citazione a biglietto in
data sei del corrente mese di Agosto, per ministero del messo della
Conciliazione Signor Pelicanò, chiamava la convenuta Agresta per comparire
innanzi alla giustizia conciliatrice alla udienza di oggi, onde rispondere del
pagamento di lire trenta dovute per conto fatto, rinunziando il dippiù per
regolare la competenza del Conciliatore = Chiedeva la rivalsa delle spese del
giudizio = Chiamata in udienza la convenuta si è presentata, ed a dimanda della
giustizia ha impegnato l’asserto dell’attore = L’attore Signor Gliozzi a sua
volta, ha pregato la giustizia di sentire la prova che a questa udienza stessa
produce = Due testimoni sono stati
intesi, e non ostante che dalla dichiarazione di essi non si rileva la
liquidazione del conto tra i due contendenti, pure risulta che la convenuta
Agresta avea assunto l’obbligo verso l’attore Signor Gliozzi di pagare una
terza parte dello spesato occorso per la celebrazione della festa di San Pietro
e di San Paolo, ed oltre due terze che dovevano essere corrisposte, e ciò
perché i medesimi rivestono in qualità di procuratori dei prelodati Santi.
Risulta del pari che il complessivo ammontare delle spese era di lire
novantasei = Terminato così il mezzo della prova a carico la convenuta non ha
chiesto il beneficio della riprova = In dritto = Atteso che dalla prova
prestata dall’attore Signor Gliozzi consta implicitamente l’obbligazione della
convenuta Agresta di pagare a costui la terza parte dello spesato occorso per
la celebrazione della festa di San Pietro e di San Paolo, e che quindi la dimanda deve essere
aggiudicata, constando inoltre che della terza parte sarebbe ammontata a lire
trentadue, delle quali il Signor Gliozzi si limitava di chiedere solo lire
trenta, rinunziando il dippiù per regolare convenientemente la competenza del
conciliatore adito. Considerando che la Signora Agresta allo espletamento della
prova a carico, non ha chiesto il dritto della riprova, e neppure ha dimostrato
con elemento di sorta quanto eccepiva pima in ordine allo sconoscimento della
dimanda = Considerato che le obbligazioni debbono essere soddisfatte da chi
assume la tenutezza = Letto ed applicato
l’articolo trecento settanta del Codice di Procedura Civile = che le spese del
giudizio stanno a carico della parte soccombente = Considerato che d’altronde,
come da dichiarazione dell’attore Signor Gliozzi, la convenuta Agresta avea
corrisposto in conto lire dodici, e che le stesse debbono disfaliarsi dallo
ammontare della dimanda = Per quali motivi = Noi Stefano Barletta, Conciliatore
del Comune di Careri, definitivamente pronunziando in contradditorio delle
parti, condanniamo la compulsa Signora Agresta di pagare all’attore Signor
Gliozzi lire diciotto di sorte principale e lire due e centesimi quindici di
spese liquidate sino alla presente sentenza = Così pronunziata in Careri alla
suddetta udienza in presenza delle parti = Il Conciliatore Stefano Barletta =
Pubblicata alla suddetta udienza in presenza delle parti = Il Cancelliere F.
Macrì = Comandiamo a tutti li uscieri che ne siano richiesti ed a chiunque
spetti di mettere ad esecuzione la presente, al ministero pubblico di darvi
assistenza, a tutti i comandanti ed uffiziali della forza pubblica di
concorrervi con essa quando ne siano legalmente richiesti = La presente copia
conforme all’originale viene rilasciata in forma esecutiva a richiesta
dell’attore.
Careri ventuno Settembre mille
ottocento ottantotto.
Il Cancelliere F. Macrì
Specifica
Carta per la presente da
notifica in fogli 4 £. 0,40
Dritti
“ 3,20
Copia esecutiva “ 0,25
Totale lire tre e centesimi
ottantacinque £ 3,85
Il Cancelliere
F. Macrì
Mercé i santi natiloti Pietro e Paolo che hanno messo lo zampino, la loro solennità si è tramutata in un atto di giustizia con tanto di Conciliatore, fruttando al sacerdote, meglio dire ai "procuratori dei prelodati Santi" la somma di £. 18. Facendo così sporcare le mani e la reputazione allo zio Filippo. È anche la redazione del testo quello che interessa oggi, con parole e procedure ancora immutati.
Il Cav. Stefano Barletta è apparso dapprima qui:

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