PRESENTAZIONE
Perché “
IL CIANCIO “
Il nostro giornalino prende il nome del fiume “ Ciancio” che tanta
parte ha avuto e continua ad avere nella storia del nostro paese.
La portata di questo fiume che nasce dal cuore dell’Aspromonte e, dopo
aver attraversato una ripida discesa, scorre accanto all’abitato, è minima,
quasi insignificante nei periodi estivi, ma diventa notevole, fino a
raggiungere livelli di guardia, nelle stagioni piovose; ed è allora che il “
Ciancio “ costituisce una minaccia ed un serio pericolo per l’intero paese la
cui sopravvivenza sembra legata al capriccio delle sue acque.
Con questo giornalino la scuola elementare di Platì si appresta ad
iniziare una nuova esperienza destinata a continuare nel tempo per contribuire
a quel processo di rinnovamento che la scuola italiana persegue ormai da tanti
anni e che la nostra direttrice ha già avviato in maniera intelligente ed
esemplare.
Tale iniziativa non costituisce, quindi, un fatto episodico ma rientra
nel quadro delle attività integrative svolte dalla scuola a tempo pieno al fine
di favorire il dialogo e la collaborazione fra i ragazzi delle varie classi,
tra i colleghi e soprattutto per stabilire nuovi rapporti tra la scuola e le
famiglie.
Naturalmente i protagonisti di questo giornale sono gli scolari, i
quali, attraverso ricerche, esperienze e scoperte danno vita a questo modesto
lavoro che certamente li abituerà ad esprimere con naturalezza e vivacità il
loro pensiero, le loro idee, il loro mondo.
Pertanto chiediamo a tutti i colleghi la collaborazione affinché siano
di guida agli alunni che si esprimono e si confrontano tra loro, in un discorso
franco e leale che supera le pareti dell’aula scolastica per raggiungere la
realtà che li circonda.
Con questi intenti e senza grandi pretese ci accingiamo alla stesura
del prossimo numero sicuri di essere assecondati per migliorar, arricchire e
consolidare questa nostra iniziativa.
...
Dicembre 1980 – Platì
Gli insegnanti del tempo pieno
LA NOSTRA SCUOLA NOTIZIE
La nostra scuola prende il nome di un grande scrittore dell’ 800:
Edmondo De Amicis la cui fama resta legata al popolare libro “ Cuore “ che ha
commosso intere generazioni.
L’edificio scolastico, sito in via Roma, è stato costruito nel 1953. E’
formato da 17 aule, la direzione, la segreteria, la cucina, il refettorio, i
bagni, l’ingresso, i corridoi, l’alloggio per il custode ed un ampio cortile.
Nell’anno 1958 è stata istituita per la prima volta a Platì la
Direzione Didattica dalla quale dipendono anche le scuole elementari del vicino
Comune di Careri-
Il primo direttore didattico di Platì è stato il dott. Salmena - Da un anno dirige il circolo la dott.ssa Anna
Staiano.
Nel plesso di Platì . Capoluogo frequentano 255 alunni di cui 144
maschi e 111 femmine. Nel pomeriggio funzionano n. 4 sezioni di scuola a T.
Pieno . ( Ricerche)
PLATI’
SIGNIFICATO DEL TERMINE
POSIZIONE – CONFINI
La parola Platì secondo la tradizione locale deriva dalla parola “
Prati “, secondo alcuni storici deriva dalla parola “ platus “ che starebbe a
significare luogo largo, ampio, esteso da cui sarebbe spigata anche la
topografia della valle.
Secondo il prof. Zangari la parola pratus “ venduto “ starebbe a
significare il passaggio del feudo da un feudatario a un altro.
Lungo i fianchi dell’Aspromonte orientale si diparte da Monte Scorda
verso il Mare Ionio una dorsale con pendio prima lieve e poi più ripida che
raggiunge la valle dove sorge l’abitato di Platì la cui origine risale al
secolo sedicesimo.
Il comune di Platì fa parte della provincia di Reggio Calabria, conta
3720 abitanti ed è formato dalle frazioni: Cirella, Lauro, Gioppo, Senoli e
Lacchi. Confina con i comuni di Ciminà, Ardore, Careri, Oppido Mamertina e S.
Cristina d’Aspromonte.
L’abitato è sito sulla sponda sinistra del fiume Ciancio, a 300 metri
sul livello del mare dal quale dista Km
16.
Un’ importante strada ( SS.112 ) attraversa il paese e collega il mare
Ionio con il mare Tirreno.
(continua)
(
da ricerche effettuate dagli alunni di V classe )