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domenica 19 giugno 2016

Prendi i soldi e scappa (reg. Woody Allen - 1969)


Dichiaro io qui sotto scritto di essere debitore al sig.r Don Filippo Oliva del fu D. Arcangelo della somma di Ducati quarantacinque e grana sedici, che mi obbligo restituirgli a tutto l mese di marzo 1851 e corrispondere su detta somma gli interessi alla ragione del dieci per  cento.
Ed a cautela ...
Platì 1° Settembre 1847
Filippo Gliozzi mi obbligo come sopra
Resta spiegato che nella detta somma di ducati quarantacinque è incluso l’importo del formaggio e grano allo stesso Sig.r Gliozzi somministrati a tutto Settembre 1849
Filippo Oliva
Dichiaro io qui soscritto Filippo Oliva di aver ricevuto dal detto Sacerdote D. Filippo Gliozzi la sopradetta somma di ducati quarantacinque ed i correlativi interessi maturati a tutto Marzo 1851, in ducati quindici e grana settantacinque, somma dovutami dal fu suo padre D. Giuseppe Gliozzi per generi,e danaro somministrategli da me, e dalla mia Sig.ra Madre per conto mio.

Palme 3 Agosto 1851
  Filippo Oliva

giovedì 16 giugno 2016

Ricorda il mio nome



Garreffa Domenico (16.5.1855) di Rocco-vir  di Cua Francesca vipareja
Giorgi Filippo (21.11.1855) dei Antonio marciajìna
Ielasi Maria (8.6.1855) di Gius. e di Spagnolo Saveria-(moglie di Mantegna Domenico briglio?)
Marando Francesca (3.1.1855) di Gius. colonnello (moglie di Mantegna  Francesco introibo?)
Pangallo Domenico (10.9.1855) di Antonio jemiju
Romeo Antonio (14.1.1855) di Gius. e di Cutrì Elisabetta bonasira
Romeo Maria (15.1.1855) di Dom. vedova di Giuseppe...volante                   
Sergi Domenica (30.3.1855) cajhò di Ant. e Virgara Filom.moglie del santonicolaro 
cajhò come jhuri = fiore)
Spagnolo Francesco (18.12.1855) di Michele lunaru
Terminello Francesco (12.3.1855) di Domenico ciaravolaro
Treccasi Francesco (12.9.1855) mo Stefano tundu
Treccasi Giuseppe (31.10.1855) di Domenico patrizitu
Trimboli Antonio (28.11.1855) cucchiara - vir di Scruci Maria
Violi Giuseppe (3.3.1855) di Ant. e di Sergi Elisabetta filomena
Zappia Caterina (1.10.1855) di Domenico stemmusu
Catanzariti Rocco (20.2.1856) corato
Demarco Pasquale (25.7.1856) di Domenico timparìnu
Iermanò Anna (9.8.1856)di Saverio -ved. di Trimboli Pasquale indiaci
(omesso) Santa (20.1.1856) advena Siciliae
Perri Domenico (28.3.1856) di Antonio mannàu
Sacco Saveria (8.12.1856) di Rocco frasciniti

mercoledì 15 giugno 2016

Il sole sorge ancora (reg. Aldo Vergano - 1946)




Per fortuna galantuomini, nobili d’animo, che non svelano emozioni, ma soprattutto chiari nelle idee, creatori del proprio lavoro, esistono ancora; venuti alla luce sulle rive di un mare e dentro una terra che ha visto di tutto: dal fiore della ginestra che spunta su di un ramo rigido che qualsiasi vento lambisce senza piegare, al sangue raggrumato di eroi macchiati di colpe sorte altrove. Una rivista dapprima e quindi una giovane casa editrice calabrese hanno creduto in un absolut beginners scrittore di Platì. La Calabria si prende cura della Calabria.  Tutto questo è la sintesi di un istante particolare dovuto all’incontro scontro per l’edizione di un libro che va controcorrente. Nella sala che fu Cinema Loreto di Platì si sono avvicinati studiosi divisi tra chi pensa la storia in modo realista e chi in modo romantico, tra chi la vede al modo di Gaetano Cingari, chi alla maniera di Luigi Guarnieri. Essi stanno ripercorrendo le tappe di un cammino secolare per scriverle, riscriverle e consegnarle a quanti a loro volta le rovesceranno con gli occhi di un passato futuro. Accanto a loro un pubblico particolare: platioti di dentro e di fuori, composti, silenti, ascoltano commossi; ripongono dentro se stessi il frutto di quell’istante, il cui seme, se non oggi, sparso in avvenire alimenterà altre generazioni, ignare che tutto questo è accaduto domenica 12 giugno 2016 alle ore 17 e 30, nel luogo che ha coniato i sogni fanciulleschi di molti lì convenuti.


Michele Papalia, Caci il brigante, Leonida edizioni, 2016

lunedì 13 giugno 2016

A cuore aperto (reg. Richard Pearce - 1981)


                   Riasunto
Reverendissimo Arciprete Ieri
mattina sono andato alla messa
comera il solito non o visto la
vostra presenza non potete
credere quanto scura era
quella chiesa il mio misero cuore
Palpitava di dolore penzando
la vostra spartenza e locchi miei
sirimpirono di lacrime e non
offatto altro che occeso la lampa e
dovette uscire fuori che mi ricordava
quella belle messe solenne e quella
bella dottrina che facevamo incom-
pagnia gioia Aime quanto dolore
o provato nemmeno di mio Padre
che sitrova di quella cosa di pena
Perché era piccolino e non loricosco
di circa due anni che riconosco avoi gioia
di contentezza come sefosse che avessi il
mio coro Padre ora con quale dolore
sono rimasto penzando la vostra
lontananza e penzando tutto quello che
ciavete insegnato mifa dolore e non mi fido
più di andare alla messa per i primi tempi
mi sembrava che nonmimporta che mi
promettevavo che mi portate con voi gioia
di contezza ora vedo che debbo rinare
aime quanto dolore posso avere nel mio
cuore che la mia fortuna mi va contraria
che quando inquando o trovato secondo
Padre mie volato della miei occhi a quanto
Dolore posso avere ora finisco da scrivere
che il cuore  mi palpita di dolore vi cerco
perdono di tutte le mie mancanzi
che vio fatto in questo tempo che pistato
convoi vi bacio la mano
non dolore e pianto e sono il vostro servo
                              Bonfà Vincenzo

Alle volte leggendo un testo (inviato allo zio Ernesto il giovane) come questo, penso che tutta la letteratura mondiale vada messa sullo sfondo e rivista con altro ... cuore.


giovedì 9 giugno 2016

La sfida (reg. Francesco Rosi - 1958)




Tutto lo staff dell’Associazione Etno-culturale Santa Pulinara di Platì invita tutti i platiesi vicini e lontani ma anche tutti coloro che vorranno farlo a inviare una mail a bellezza@governo.it per segnalare la nostra chiesa di Maria SS del Rosario, nota anche come di San Pasquale, come luogo da recuperare.
Proponiamo di inserire come oggetto della mail “chiesa abbandonata” e come contenuto “chiesa di Maria SS del Rosario o di San Pasquale di Platì (RC)”.
Grazie a tutti e un ringraziamento particolare va subito alla dott.ssa Annunziata Demetrio che da tempo ha preso a cuore la salvaguardia di questo nostro bene.

il presidente
Francesco Violi

https://santapulinara.wordpress.com/2016/05/31/salvaguardiamo-il-nostro-patrimonio/

Don Ciccillo Violi ci chiama a raccolta e noi siamo al suo fianco per una nobile causa che è anche una sfida. Un paese non è solo municipio, è un cuore. In queste pubblicazioni la chiesa del SS. Rosario è apparsa e apparirà di continuo. E’ la prediletta perché povera, perché era la più vicina alla gente, perché è risorta sempre grazie all’aiuto dei volenterosi, e tra questi gli zii Ernesto il vecchio, Ciccillo e Ernesto il giovane. Ora per farla rivivere quell’aiuto non basta più in quanto la schiera si è ristretta causa le emorragiche partenze per questo e l'altro mondo. E’ compito di un amministrazione statale infingarda occuparsene viste le elargizioni ai potenti, agli adulatori ed ai servi di turno. Facile avere Platì come bersaglio contro cui rivolgere attacchi per un tornaconto solo di facciata e per gli uffici stampa, difficile è prendersi cura di lui.
Platì non" è il buco del culo del mondo ", per citare David Aaronson detto Noodles, alias Robert De Niro.

Nella foto,la chiesa del SS. Rosario addobbata per il giovedì santo, giorno dei sepolcri.


mercoledì 8 giugno 2016

Ostia (reg. Segio Citti - 1970)





Oggi non è così. La memoria è stata sgrassata con varechina la vibonese. Ma per molti anni lo zio Ciccillo e lo zio Ernesto sono stati i protagonisti della vita spirituale di Platì. E vi lascio la libertà di non pensarla con me. Il corso Umberto non è intitolato a don Bertinu e la via XXIV maggio ….
Un ricordo anche per Gianni Brancatisano, artista con la macchina fotografica.


lunedì 6 giugno 2016

E venne un uomo


Bovalino Sup. 4 . 10 . 920

                Caro Ernesto,

Ti ho già scritto che il Sac. Pelle, destinato a succedermi in questa cura, ancora non è riuscito a trovarsi un’abitazione.
Stiamo tentando in tutti gli angoli di questo paese per poterlo collocare. Non appena questi si sarà stabilito a Bovalino io mi recherò costà.
Non potendo però precisarti il giorno della mia venuta, provvedi per il panegirista della festa del SS. Rosario.
Abbracci cordiali.
Tuo
A. Pipicelli


 XXXXXXXX


Bovalino  19 . 10 . 920

                Caro Ernesto,

Sono già col piede in staffa per recarmi costà. Però dai soliti pare che si voglia sfruttare l’incidente degli accessi dai Natilesi, in mio danno, per crearmi ancora difficoltà ed angherie. Io non ho nulla di comune con gli atti e le responsabilità di costoro e la mia persona non ha nulla di comune con ciò che quei pazzi hanno compiuto.
Spero che quanto prima tutto ritornerà nell’ordine e che presto finiranno le attuali competizioni. In ogni modo però, non vorrei subire delle umiliazioni e all’uopo ti scrivo perché mi dica il tuo pensiero al riguardo.
Aspetto tuo riscontro e affettuosamente ti abbraccio.
Tuo
A. Pipicelli


domenica 5 giugno 2016

Scissors (reg. Frank De Felitta - 1991)


Lingue  forbici

Hanno impiantato le pazienti Suore
una scuola di taglio per signore.
Ed era proprio quel che ci voleva! ...
Tagliare i panni al prossimo sapeva
chi più chi meno ognun ma ... non riuscia
a farlo come vuol la geometria ...
A Corso chiuso di sentir si aspetta
una di force sinfonia perfetta

Giacomo Tassoni Oliva

mercoledì 25 maggio 2016

I costruttori del domani

Infine, il primo atto di vendita dei terreni dove andranno a sorgere l'asilo e la scuola media. Risale al 17 maggio 1954, sono giusto sessantadue anni .


Comune di PLATI’
Rep. N. 3                                                        - REPUBBLICA ITALIANA –
IN NOME DEL POPOLO ITLIANO
CONTRATTO DI ACQUISTO DA PARTE DEL COMUNE DI PLATI’, DALLA DITTA MITTIGA ROSARIO FU FRANCESCO, DI MQ. 600 DI TERRENO EDIFICATORIO, PER COSTRUZIONE CASERMA FORESTALE
L’anno milllenovecentocinquantaquattro il giorno diciassette del mese maggio
In Platì e nella residenza Municipale.
Davanti a me Murdaca Domenico, Segretario del Comune, si sono personalmente costituiti i signori:
1° - Zappia Giuseppe fu Filippo, Sindaco del Comune di Platì il quale dichiara di agire in nome, per conto e nell’interesse del Comune che rappresenta;
2° - Mittiga Rosario fu Francesco, proprietario, nato e residente in Platì.
Le parti come sopra costituite, sapendo leggere e scrivere dichiarano, anche con mio consenso, di rinunziare all’assistenza di testimoni.
Si premette:
che il Comune di Platì, con deliberazione Consiliare N. 7 del 3 aprile 1953 approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 20 aprile 1954 al N. 14859-Div.2 ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente l’area edificatoria per la costruzione della Caserma Forestale in questo Centro abitato, area della estensione di metri quadrati seicento pagabile mediante erogazione da parte del Ripartimento Forestale di Reggio Calabria sul fondo accantonato per migliorie forestali;
Che il citato ripartimento del Corpo Forestale di Reggio Calabria ha già versato alla Tesoreria Comunale di Platì, in data 15 aprile 1954 la somma di Lire duecentoventottomila (L. 228.000) giusta bolletta N. 43;
Che la ditta Mittiga Rosario fu Francesco, residente in questo Comune è proprietaria di un suolo edificatorio sito in contrada Calvario di questo territorio, riportato alla partita N. 1230 del vigente Catasto terreni del Comune di Platì – foglio4 – seminativo, libero da iscrizioni e trascrizioni ipotecarie come risulta dall’allegato certificato rilasciato dalla Conservatoria delle Ipoteche di Reggio Calabria 1l 29 aprile 1954;
Ciò premesso, le parti come sopra costituite, mi hanno richiesto di stipulare il seguente contratto:
1° - La premessa forma parte integrale del presente contratto;
2° - La Ditta Mittiga Rosario fu Francesco vende al Sig. Zappia Giuseppe fu Filippo che accetta, nella sua qualità di Sindaco del Comune di Platì, metri quadrati seicento di terreno edificatorio sito in agro di Platì, alla contrada Calvario, al prezzo di comune accordo pattuito ed accettato di lire trecentottanta al metro quadrato, per un ammontare complessivo di lire duecentoventottomila (228.000);
3° - Tale appezzamento di terreno edificatorio, destinato alla costruzione della Caserma Forestale, è così delimitato: per tre lati dalla proprietà dello stesso Mittiga Rosario e per l’altro lato nord-ovest dal Vallone denominato Pirare;
4° - Il venditore si impegna di cedere, senza pretesa alcuna, il terreno necessario alla strada di accesso alla costruenda caserma Forestale;
5° - Il venditore stesso, Sig. Mittiga Rosario fu Francesco espressamente dichiara, sotto la propria personale responsabilità, la piena libertà del terreno venduto da qualsiasi vincolo e cede il possesso immediato all’acquirente.
6° - Il prezzo concordato e accettato a saldo di ogni e qualsiasi avere da parte del venditore Sig. Mittiga Rosario, viene pagato contestualmente alla firma del presente contratto mediante emissione di regolare mandato di pagamento per lire duecentoventottomila, tratto sul Tit. 3° del bilancio per l’esercizio 1954.
Richiesto io Segretario Comunale, ho stipulato il presente contratto scritto in numero tre facciate e righe quattro della presente quarta facciata, che letto alle parti come sopra costituite le quali,lo trovano conforme alle loro volontà, come me lo sottoscrivono.
Il Venditore
Il Sindaco Acquirente
Il Segretario Comunale

Prefettura di Reggio Calabria N.° 20772 – Div. 2° - Visto si rende esecutorio - Reggio Cal. Lì 8 giugno 1954
p. Il Prefetto – f.to Samo
Registrato in Arore addì 22 giugno – n. 439 – vol. 73 -