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venerdì 8 gennaio 2016

Per la patria (reg. Ugo Falena - 1915)



Comitato di Assistenza Civile
in                     Platì

Deliberazione N. 1°
Oggetto: Costituzione del Comitato
Costituzione e scopo
L’anno mille novecento quindici, il giorno 14 del mese di Ottobre, in Platì, in una sala del Palazzo Comunale.
In seguito alle savie disposizioni del Governo, si costituisce in Platì un Comitato di Assistenza Civile, allo scopo di portare alla grande causa comune il contributo delle energie di questa popolazione, non seconda ad alcuna nello spirito di solidarietà e di patriottismo.
Il Comitato viene composto dei Signori: Aricò Domenico, Ragioniere Capo di Prefettura, Commissario Prefettizio – Sig.r Cioni Attilio, Maresciallo dei R. R. Carabinieri – Portolesi Francesco, Segretario Comunale – Dottor Zappia Filippo, Medico Condotto – Fera Rosario, Insegnante Elementare e dal Sacerdote Ernesto Gliozzi.
Il Commissario rag: Aricò, che viene acclamato Presidente del Comitato, rende ostensiva ai convenuti la circolare ministeriale, in cui s’invoca la cooperazione di tutti e di ciascuno nell’aiuto sia dell’esercito che combatte strenuamente sulle porte della più grande Italia, sia per le famiglie dei richiamati che vivono nel bisogno e nell’ansia. E’ un dovere quindi – conchiude – dimostrare alla Patria nella solennità e del momento, quanto abbiamo in noi di nobile e di generoso.
Affidate le cariche del Cassiere al Dottor Zappia e quella di Segretario al Sacerdote Gliozzi si propone di eseguire una sottoscrizione mensile tra gli abbienti  del paese e la requisizione di lana, per gli indumenti dei soldati.
Il Presidente informa che, come fondo di cassa, il Comitato dispone della somma di lire trecento quarantacinque di cui L. 300 elargite dal comune e L. 45 residuo di una sottoscrizione.
Dopo di che il Presidente esorta tutti a voler lavorare con amore per il bene e per la grandezza della Patria, che vede nell’unione dei suoi figli, la forza e la certezza di vincere, la speranza e la gloria dell’avvenire.
Si chiude la prima seduta del Comitato con una tacita promessa di ognuno e col saluto alla Patria e al Re.
                                                                                                                                                                                                                                                                             Il Presidente
                                                                                                                Aricò
 Il Segretario
Sac: E. Gliozzi

giovedì 7 gennaio 2016

Casino (reg. Martin Scorsese - 1995)

Abbiamo avuto anche questo, non tutti vi erano ammessi



mercoledì 6 gennaio 2016

I magi randagi (reg. Sergio Citti - 1986)


Stavo camminando, ed ecco non camminavo più
Giunti a metà del cammino, Maria gli disse: - Fammi scendere dall'asina, perché quello che è in me mi fa forza per venire alla luce.
Egli la fece scendere dall’asina e le disse: - Dove ti condurrò per nascondere questa tua sconvenienza? Qui il luogo è deserto.
Ma trovò là una grotta  e ve la condusse dentro, lasciando presso di lei i suoi figli, ed egli usci a cercare una levatrice ebrea nel paese di Betlemme.
E io Giuseppe stavo camminando, ed ecco non camminavo più. Guardai per aria e vidi che l’aria stava come attonita, guardai la volta del cielo e la vidi immobile e gli uccelli del cielo erano fermi. Guardai a terra e vidi posata li una scodella e degli operai sdraiati intorno, con le mani nella scodella: e quelli che stavano masticando non masticavano più, e quelli che stavano prendendo del cibo non lo prendevano più, e quelli che stavano portandolo alla bocca non lo portavano più, ma i visi di tutti erano rivolti in alto. Ed ecco delle pecore erano condotte al pascolo, e non camminavano, ma stavano ferme; e il pastore alzava la mano per percuoterle col bastone, e la sua mano restava per aria. Guardai alla corrente del fiume e vidi che i capretti tenevano il muso appoggiato e non bevevano;  e insomma tutte le cose, in un momento, furono distratte dal loro corso.
Dal Protovangelo di Giacomo, Einaudi Tascabili, 1969

Fino a pochi anni indietro, nel paese, l’immaginetta di sopra era ancora visibile sulle vecchie porte delle vecchie case. Era stata incollata negli anni della mia infanzia per la novena di natale e serviva da segnale di sosta  per il trio musicale che faceva il giro del paese nel buio dell’alba. Ovvio che quella sosta era stata precedentemente rimunerata, ma davanti la nostra putiga (bottega) papà offriva loro un bicchierino di anice, e la tonalità su cui era eseguito Tu scendi dalle stelle passava dall’andante bachiano al moto con brio vivaldiano. Ricordo che la persona che aveva incollato le immaginette era la stessa a capo del trio, o quartetto; veniva da fuori e nei miei ricordi,fissati in quel tempo come il racconto di Giacomo protovangelista, era il sacrestano che sostituiva Micuzzu, allora migrante come i magi di Sergio Citti.

lunedì 4 gennaio 2016

Atto di dolore (reg. Pasquale Squitieri - 1990)



PATRONA
Maria Santissima di Loreto patròna di Platì,
Madre incoronata, da tutti i paesani sei amata,
Vergine immacolata, protettrice, di poveri e ammalati,
Maria misericordiosa, che lenisci i dolori,
luce che all’aurora risvegli il mattino.
ti adoro patrona beata …
Ascolta la supplica di questo pellegrino,
che ti osanna e ti venera mia patrona,
a te mi affido mia adorabile madre,
stendi il tuo manto e coprimi con esso,
è un tuo umile figlio che te lo chiede.
ti adoro patrona beata …
Che si prostra ai tuoi piedi mia divina,
Che cerca la strada maestra e un po’ di pace,
Aiutami mia Regina a trovare il Verbo di Dio,
Abbi cura della mia famiglia, santa Venerata,
Che ogni anno in processione a te si accompagna.
ti adoro patrona beata …
Proteggi i tuoi figli sparsi per il mondo,
Ammorbidisci i cuori crudeli e di pietra,
fa che cessano le guerre nel mondo,
e che i popoli della terra si amino,
come tu ami tutti i tuoi figli.
ti adoro patrona beata …

Antonio Papalia
VISTO PER CENSURA – CASA CIRCONDARIALE - PADOVA
PLATINSIEME foglio informativo della parrocchia n. 8



mercoledì 23 dicembre 2015

lunedì 21 dicembre 2015

Bellissima (reg. Luchino Visconti - 1952)


E’ davanti a voi ogni domenica, ma così dolorosamente bella e scarnificata non l’avete vista mai.

domenica 20 dicembre 2015

Erbe Fluttuanti (reg. Yasujirō Ozu - 1959)


O Dio creatore del cielo e della terra, che hai dato alle piante e alle erbe di produrre produrre frutti a nutrimento dell’uomo, benedici questo luogo destinato alla loro distribuzione e tutti i suoi gestori, perché nell’osservanza dei tuoi comandamenti abbiano salute, prosperità e pace nel corpo e nello spirito. 
Per C. N. S.

Ernesto Gliozzi il giovane

giovedì 17 dicembre 2015

Mr. Farmer - The Seeds

Mr. Farmer let me watch your crops








Se non ci si riferisce all’archeologia dei paesi assetati, alle difficoltà delle popolazioni nel reperire acqua potabile, alla centralità dell’acqua per la produzione agricola, alla sacralità dell’acqua nella storia calabrese dal periodo magno greco all’epoca moderna, non si comprende la religione dell’acqua delle popolazioni e la particolare nostalgia delle persone in viaggio.

Vito Teti, Il colore del cibo, 1999, Meltemi

mercoledì 16 dicembre 2015

This Must Be The Place - Talking Heads







PLATI’ Comune (ab. 5.120) della provincia di Reggio di Calabria, composto da Platì (3,692) e dalla frazione Cirella (1.428), con popolazione suddivisa in Platì (3310), Scuole (79), e case sparse (303); Cirella (872), Gioppo (81) e case sparse (ab. 475).
Il territorio - kmq. 50.01 - confina con quelli dei Comuni di Ardore, Benestare, Careri, Ciminà, Oppido Mamertina, Santa Cristina d'Aspromonte, nel versante nord-occidentale dell'Aspromonte alle falde della ripida fiancata del Montalto nello spartiacque appenninico. L'abitato, al di sotto dei piani di Zarvò si stende sulla sponda sinistra della fiumara 'detta di Platì, a 300 metri sul livello del mare, a 105 chilometri da Reggio di Calabria, cui è collegato per la strada nazionale 112. .
Si vuole sia stato fondato nel 1557 da Pietrantonio Spinelli per ragioni agricole. Fu feudo della stessa famiglia Spinelli Principi di Cariati Nel 1783 fu quasi distrutto dal terremoto.
Per l'ordinamento amministrativo disposto nel 1799 dal generale Charnpionet, Platì venne considerato autonomo ed assegnato nel cantone di Roccellla. I francesi, per la legge 19 gennaio 1807, lo considerarono
Luogo, ossia Università, nel cosiddetto Governo di Ardore. Per il riordino disposto per decreto 4 maggio 1811, istitutivo dei Comuni e dei Circondari, venne compreso tra i primi, sotto il nome di Mottaplatì, gli venne aggregata la frazione di Cirella, e venne mantenuto nella giurisdizione di Ardore. Per decreto 13 marzo 1831 gli veniva aggregato l'allora soppresso Comune di Natile che veniva ricostituito autonomo per decreto 18 luglio 1836.
Platì è paese ad economia agricola con prevalenza zootecnica. Modesta è la produzione di frumento, frutta, uva, fagioli, patate e castagne. Nel territorio si trovano giacimenti di pietra calcarea e di granito. L'emigrazione è volta verso i paesi dell'Europa occidentale, delle Americhe e dell'Australia. In passato vi si allevava il baco da seta.
La popolazione attiva assomma a 2.005 unità di cui 1620 addette all'agricoltura, ed impiegate in 674 aziende a conduzione diretta e in 71 con salariati od a compartecipazione, 1 con altra forma di conduzione; 110 addette all’industria; 117 alle costruzioni; 58 al commercio; 23 ai trasporti; 3 alle assicurazioni ed al credito; 36 ai servizi; 38 alla pubblica amministrazione.
Scolari e studenti sono 546.
Alla fine del settecento contava 1.295 abitanti; 2.128 nel 1815; 1.914 nel 1.825; 2.453 nel 1849; 2.354 nel 1861; 2.368 nel 1871; 2.472 nel 1881; 4.706 nel 1901; 5.173 nel 1911; 5.578 nel 1921; 5.763 nel 1931; 5.791 nel 1936 e 6.200 nel 1951.
La vita politica può essere sunteggiata dai risultati nelle competizioni elettorali dal 2-VI-1946: Referendum: Monarchia 1.933 - Repubblica 691 - non val. 108
- Assemblea Costituente: Elettori 3.341 - Votanti 2.732: Pci, 125 - Psiup, 27 - Pc Int, 23 - P d'Az, 17 - P Lab It, 4 - Pri, 21 - Dc, 2.058 - Udn, 13 - Uq, 40 - Bnl, 74 - Mui, 10 - Crp, 14 - non val. 306. - 18-IV-1948: Camera: Elettori 3.486 - Votanti 2.135: Fdp, 464 - PCS, 5 - Us, 4 - Pri, 15 - DC, 1.514 - PC d’It, 1 - Bn, 23 - Pnma, 6 - Msi, 21 - Mnds, 13 - Bpu, 3 - Cils, 2 - Gpld, 1 - non val. 63 - Senato: Elettori 3.011 - Votanti 1.834: Sc, 282 - Bn, 40 - Dc, 885 - lnd, 64 - Mnds, 496 - non val. 67. - 7-VI-1953: Camera: Elettori. 2.951 - Votanti 2.596: Pci, 262 - Psi, 458 _ Usi, 20 _ Psdi, s - Pri, 17 - Dc, 1.264 - Pli, 103 - Acln, 5 - Pnm, 210 - Msi,_63 - Cpi, 3 - non val. 183 - Senato: Elettori 2.586 - Votanti 2.295: Psi, 380 - Pci, 236 - Msi, 254 - DC, 1.172 - Psdi, 98 - non val. 155. - 25-V-1958: Camera: Elettori 3.355 - Votanti 2.501: Pci, 518 - Psi, 150 - Psdi, 14 - Pri-Prad, 8 - Dc, 1.462 -  Pli, 40 - Pmp, 63 - Pnm, 20 - Msi, 100 - Fusi, 7 - non val. 119 - Senato: Elettori 2.894 - Votanti 2.219: Pci, 388 - Psi, 158 - Msi, 162 - Pli, 126 - Pmp, 49 _ Pri, 12 _ Pnm, 35 - Dc, 1.114 - non val. 175. -- 28-IV-1963: Camera:
Elettori 2.998 - Votanti 2.207: Pci, 672. - Pdium, 35 - Msi, 69 - Psi, 65 - Dc, 1.228 - Psdi, 16 - Pli, 28_- Pri, 14 - Mci-Fm, 5 - non val. 75 - Senato: Elettori 2.705 - Votanti 2.013: Pci, 411 - Pli, 16 - Msi, 64 -Psi, 144 - Dc, 1.226 - Psdí, 12 - Pdium, 25 - non val. 115. - 19-V-1968: Camera: Elettori 2.729 - Votanti 1.961: Pci, 215 -
Psiup, 22 - Msi, 56 - Socialdemocrazia, 2 - Psu, 230 - Pli, 14 - Pri, 49 - Pdium, 8 - Nuova Repubblica, 9 - Dc, 1.234 – non val. 122 - Senato: Elettori 2.439 - Votanti 1.804: Pci-Psiup, 198 - Msi, 69 - Pri, 34 - Dc, 1.074 - Pli, 83 -Psu, 209 – non val. 137.
Sono nati a Platì: Domenico Fera, oratore sacro (1783-1856); Domenico Zappia, scrittore di medicina (1806-1904); Eberto Vincenzo Zappia, letterato (1861-1928).
Al Risorgimento hanno partecipato: Pasquale e Rosa Miceli; Domenicantonio, Ferdinando e Giuseppe Mittica; Domenico Vergara; Tommaso Zappia.
È in Diocesi di Gerace - Locri. La Parrocchia è intitolata Santa Maria di Loreto. La Patrona, Madonna di Loreto, viene festeggiata nella terza domenica di agosto. Le Suore Figlie della Divina Provvidenza
vi tengono Asilo e Scuola di lavoro. Fiera dal venerdì alla domenica della terza settimana di agosto.
Carabinieri. Pretura ed Ufficio del Registro ad Ardore; ufficio Imposte a Bianco; Tribunale a Locri; Stazione ferroviaria a Bovalino, km. 82.
Scuola media.
Gli abitanti son detti platiesi.
 BIBL.: G. M. Alfanomo, ed. 1798, p. 108;_BSCF, A. 1809, VIII, 162; U. Caldora, Calabria napoleonica, 428; G. CINGARI, Giacobini ecc., 318; L. Izzo, 331; N. Leoni, I, 105; J. MAzzoleni, Fonti ecc., 431; A. OPPEDISANO, Cronistoria ecc., 277 a 279, 390 a 393, 595; F. SACCO, III, 102.

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NB
Le fotocopie in alto col relativo testo le ho trovate tra i documenti in possesso allo zio Ernesto, il giovane e sono tratte da: Gustavo ValenteDIZIONARIO DEI LUOGHI DELLA CALABRIA, Ed. Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, 1973