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lunedì 25 marzo 2013

L'alunna (reg. Steno 1951)



Griffith   14 – 1 – 1949
Carissima donna Bettina
Vi scrivo queste tue rige per farve apere che io sto bene in zieme mio padre e madre e tutti i miei ziane e caggine e così speiamo con questa mia presente trova a voi e Dollaigi e tutti i vostri figli di per fetta salute.
                Carissima donna Bettina prima di tutto vi chiedo scusa per il mio ritardo poiche io mi hovirgognato di scriveri se non vi faceva un piccolo rigalo adesso che ho avuto un po dacianzavi hofatto un piccolo pacco li dentro che un po di lana quel po di quella bianca si la date a donna caterinuzzae quallaltre e per donna iolanda e per donna malia ce un po di caffe e di zuchero e un po di cacau 2 sapunetti speriamo che lo ricevete presto e bevete una tazza di caffe per me quando lo ricevete scrivete subito vi faro assapere che son giunta laustralia e sono molta contenta prima che ho trovato a vio padre di buona salute che i napena che sono arrivata mi ho saputo belle cosemi ho comprata anche la bricchetta per andare ascuola.
Vi dico che penso che lanno passati era che studiava il taliano in vece quasto anno sono che studio il glese
  Vi mando i nostri condoglianze i vostri defunto cognato.
       Non altro che dirve vi saluta mio padre e madre in zieme tutta la vostra famiglia ora saluto a donna Rosina e famiglia saluto a donna caterinuzza e famiglia saluto a donna iolandina e donna malia saluto a don cicillo don Aarnesto e don peppino saluto a vostra sorella e fratelli.
                  Ora vi saluto inzieme a dolluigi e vi bacio di vero cuore e sono vostra lunna
      Sergi Maria  scusate i sbagli

venerdì 22 marzo 2013

I giardini di marzo - Lucio Battisti

quid quod hiems adoperta gelu tum denique cedit,              
     et pereunt lapsae sole tepente nives;
arboribus redeunt detonsae frigore frondes,
     uvidaque in tenero palmite gemma tumet;
quaeque diu latuit, nunc, se qua tollat in auras,
     fertilis occultas invenit herba vias?            
nunc fecundus ager, pecoris nunc hora creandi,
     nunc avis in ramo tecta laremque parat.

Occorre poi ricordare che ora l’inverno serrato dal gelo
Infine si ritrae, e le nevi scompaiono disciolte dal tepore del sole?
Agli alberi tornano le foglie distaccate dal freddo
E le gemme si gonfiano di linfa sul tenero tralcio,
l’erba a lungo celata sotterra ma fertile trova
l’occulta via per dove spunti nell’aria.
Ora il campo è fecondo, ora è tempo di far accoppiare gli animali
Ora gli uccelli sul ramo preparano un nido e un focolare.
Ovidio, op. cit.

giovedì 21 marzo 2013

La fronda serica (reg. Mario Sequi - 1974)




Dichiaro io qui sottoscritto arciprete, che a sconto del mio dare al fu reverendo arciprete Don Filippo Gliozzi, mi obbligo dare al Sig. Don Francesco Gliozzi del fu Sig. Domenico di Platì, che die di essere erede del suddetto Arciprete Gliozzi fronda nel fondo di questa chiesa di mia cura sacchi dieci nel prossimo ventura raccolta nel mese di maggio 1890e mancando la larva comprarla a mie spese, il prezzo della ceduta foglia sarà come corre in questo luogo e così mi obbligo
Cirella 26 novembre 1879
Francesco Stefano arciprete Fazzari dichiara e mi obbligo come sopra

Platì 10 Maggio 1891

Reverendo Sig. Arciprete

Era di convenzione col fu mio zio arciprete Gliozzi che voi davavo in compenso ai Ducati 56 che dovete, dieci sacchi di fronda serica; il primo anno del di lui decesso non mi l’avete dato, e mi furono date il secondo anno per cui rimase la resta predetta sugli interessi di cui vi siete assoggettato. Perciò vi prego sapermi dire se quest’anno mi date sia quella di allora rimasta che quella di quest’anno. In questa certezza vi prego caldamente assegnarla oggi stesso al latore della presente perché mi è di massima urgenza essendo che qui è ancora piccola e una buona parte la svelse il vento. Mi faresti sommo favore se potrei avere i 20 sacchi come io credo che voi mi favorirete.
Se per caso poi non posso avere i 20 sacchi compiacetevi almeno per 16 o 17 che mi sono di gran giovamento, perché al contrario soffrirei grave danno.
Fiducioso  che non sapete esimervi dall’obbligo assunto nel contempo mi  è gran favore.
  Con stima vi ossequio e sono
 Vostro affmo Amico
Francesco Gliozzi

Oggi in maggio ho consegnato sacchi 10 periziati dal perito ai messi del sudd  Don Francesco Gliozzi nomati Don Michele Gliozzi persone venuti col Don Michele Don Domenico Sergi e Don Saverio Portolese

mercoledì 20 marzo 2013

Le cose cambiano (reg. David Mamet - 1988)


Il paese era una struttura fatta veramente a misura dell’uomo, fatta letteralmente dai nostri compaesani, e quindi adatta alla scala naturale della nostra vita. Quello che c’era era stato fatto in buona parte lì, oggi invece le cose scendono dall’alto, le fabbriche piombano dal cielo di un’economia più vasta, creano strutture nuove che per un verso ci inciviliscono, ma per un altro ci disumanizzano. Le nuove strade arrivano come dall’aria, le fanno imprese forestiere, macchine; le mode del vestire e del vivere arrivano anche loro dall’aria, attraverso i tubi e i canali della televisione. Allora le cose non piombavano dal cielo, le facevano qui.
Luigi Meneghello, op. cit.

martedì 19 marzo 2013

Frontera - Calexico

Il mondo incredibile è accampato là sotto in uno stacco che annulla le distanze: ecco i giocattoli che luccicano fra le strisce dei torrenti, Zané, Giavenale, Marano, Thiene, Villaverla.
Luigi Meneghello, op. cit.


Corradina e Carannante, allora capostazione di Villaverla oggi boss dell'università a Caserta


lunedì 18 marzo 2013

Aria di paese (reg. Eugenio de Liguoro - 1933)



Perché questo paese mi pare certe volte più vero di ogni altra parte del mondo che conosco? E quale paese: quello di adesso, di cui ormai si riesce appena a seguire tutte le novità; o quell’altro che conoscevo così bene, di quando si era bambini e ragazzi, e ciò che ne sopravvive nella gente che invecchia? O piuttosto l’altro ancora, quello dei vecchi di allora, che alla mia generazione pareva già antico e favoloso? E’ difficile dire.
Luigi Meneghello, op. cit.

giovedì 14 marzo 2013

Il divino maestro (reg. Donato De Ruffo - 1951)



Est deus in nobis; agitante calescimus illo :
impetus hic sacrae semina mentis habet.

Ma v’è un dio in noi, e il nostro fervore creativo nasce dal suo impulso:
tale estro possiede i semi della mente divina.
Ovidio, op. cit.
 

mercoledì 13 marzo 2013

L' arciprete e il superiore (reg. Nunzio Malasomma - 1935)



Gerace 1 dicembre 944

M. V. Arcipr.
 La sua dichiarazione fatta a me a Casignana il 16 agosto e la sua lettera successiva mi lasciano perplesso
Tanto più che Lui a Casignana nello studio del Dott. Napoli mia ha confessato di aver fatto per ridere e d’aver detto per ridere quello  che aveva detto.
Se ci sono delle prove positive pro o contra documentate o documentabili, me le riferisca.
Lei sa che in questi casi per andare innanzi non basta la probabilità, ma la certezza morale.
  La ringrazio e la
 Benedico
                                                                                                                             Dev.mo i n  X
                                                                                                        X C. GB ( Chiappe Giovan Battista ) Vescovo

martedì 12 marzo 2013

L' onomastico (reg. Ernesto Vaser - 1913)


Carissima Fina ti dico tutti rigali denl giono delmionomi  tu mi aimandato una ghuantera di dolci Ernesto eandato a Locri e porto i pasti Rosina dui pacchi di biscotti Cata a mandato zucchero e cacao Peppi miafatto unal tro righalo
Malia e Ciccillo liaghuri fu una festa moltogrande


Questa è l'ultimo scritto della nonna Lisa alla zia Gemma, uniti tutti attorno a lei.



lunedì 11 marzo 2013

La recita (Theo Angelopoulos - 1975)





        Rev.mo Don Francesco Gliozzi
 Rettore della Chiesa del S.S. Rosario
Platì

Le suore di quest’asilo d’infanzia han preparato una recita drammatica “pro sfollati”.
Lo spettacolo riuscirà molto gradito anche perché il teatrino in quest’occasione inaugurerà uno scenario veramente artistico dovuto al lavoro geniale e disinteressato di un coltissimo sacerdote. Ma perché ciò si verifichi bisogna che il pubblico possa assistervi con una certa comodità.
Vi prego quindi di volerci prestare per la serata le sedie della vostra Chiesa con l’impegno formale da parte mia di restituirvele in perfetto stato.
Sicuro che non vorrete rifiutare quanto vi chiedo nell’interesse degli sfollati vi ossequio con molta cordialità.
Il Sindaco
Avv. Rosario Fera



Nella foto, l'unica volta che ho solcato le scene.