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lunedì 31 ottobre 2011

Rocco e i suoi fratelli (reg. Luchino Visconti - 1960)


tutto questo, come il post antecedente, è stato possibile perchè lo zio Ernesto junior, a ottantacinque anni suonati, prima della sua malattia definitiva, ebbe l'idea di conservare su hard disk i registri della chiesa che riguardavano i battesimi, i matrimoni e i decessi.

Fratres

nonno Rosario ha avuto i seguenti fratelli
Rocco 1874
Antonio 1876 - 1915   sposo con Creazzo Francesca
Rosa 1879 - 1939       sposa con Timpani Domenico
Carolena 1884 - 1958
Maria 1890
Maria 1897     
Angela 1894 - 1983 sposa con Lentini Giuseppe


Mittiga Rocco nato nel 1814 e Buccafurni Rosa – nata a Molochio da Carmelo e Noto Elisabetta
hanno avuto i seguenti figli
Francesco 1847 padre di nonno Rosario
Angela  1849
Elisabetta 1852
Elisabetta 1853
Teresa 1856

Mittiga Rocco era figlio di Mittiga Francesco e Ietto Angela – qui siamo attorno alla fine del XVIIIsec. -

nonna Mariuzza ha avuto i seguenti fratelli
Rachele 1890
Rosario 1893  
Antonio 1896
Domenico 1899
Rachele 1905
Giuseppina born in the U.S.A.

più indietro non sono riuscito ad andare

nonno Luigi ha avuto i seguenti fratelli.
Saverio morto quasi subito dopo la nascita 
Ernesto 1883
Serafina 1877

Il padre di nonno Luigi, Francesco, ebbe un fratello sacerdote, Filippo nato nel 1873 e morto a Natile il 19/03/1888


nonna Lisa ha avuto i seguenti fratelli
Michele 1898
Giuseppe Epifanio 1897 sposo con Zappia Antonietta
Iolanda 1902 sposa con Diaco Giuseppe


Mittiga Michele nonno della nonna Lisa era nato nel 1876, sposato con Treccasi Elisabetta ebbero i seguenti figli:
Francesca 1826
Francesco 1830
Marianna 1834
Il sac. Prof Saverio 1837 1914
Mariangela 1840
Maria Angela 1843
Rocco (il padre della nonna) 1843



questa è la migliore interpretazione di questo pezzo di  Arvo Part

giovedì 27 ottobre 2011

Cari genitori (reg Enrico Maria Salerno - 1974)






S. Eufemia  28/10/48

Ciccillo e Caterinuzza carissimi
Ieri sera ho ricevuto il telegramma e come lo riapriva il cuore mi abbatteva perché la lontananza fa tanto ma poi nelegerlo lascio considerare a voi come ci siamo riempiti di gioia nel sentire che la nostra casa è alietata di questo nostro gradito evento che noi aspettavamo. Io veramente non sospettavo ora perché Caterinuzza ci volle fare una sorpresa tanta gradita per me e sollecita per voi che vi avete levato tanti pensieri un mese prima io volevo essere in mezzo a voi per partecipare questo grande fatto che a lietato la nostra casa. Imagino come sono contenti mamma e papà del loro nipotino che le ha fatto nonni per la terza volta ma è ancora più gradita della prima se non più agevole che mi ricordo che Ciccillo a Pino si la portato dalla prima sera in cucina il tuo credo che ti lo porti in bottega. Mi auguro che Caterinuzza si rimetta subito e che il bambino cresce buono. Caterinuzza in questi giorni vengo a farvi una visita . Smetto col porgervi gli auguri alla mamma una presta guarigione al bambino un illustre avvenite al papà salute e pazienza. Vi ricevi i saluti da noi tutti  e baciamo il bambino.
Affezionatissima Rachelina

mercoledì 26 ottobre 2011

La fattoria degli animali (reg. John Halas e Joy Batchelor - 1954)






L’addomesticamento degli animali, soprattutto quello delle mucche e delle pecore, rese senz’altro la vita più piacevole e sicura. Alcuni antropologi hanno formulato una affascinante teoria, secondo la quale l’utilizzo degli  animali domestici non fu intenzionale, ma che le persone avevano tentato di addomesticare qualunque animale di cui la loro religione imponesse il culto. Le tribù che adoravano i leoni e i coccodrilli si estinsero, mentre quelle che adoravano la mucca o le pecore prosperavano. Mi piace questa teoria, e nella più assoluta mancanza di prove a favore o a sfavore mi sento libero di dilettarmene.
Bertrand Russell

martedì 25 ottobre 2011

Rapina a mano armata (reg. Stanley Kubrick - 1955)



La foto è stata scattata a Paola quando avvenne il matrimonio di zia Pina, il 28 giugno del 1958. Lo zio Pepè lo ricorderò sempre con questa sua imponente fisionomia, accanto, alla sua destra Ciccillo Oliva, u grecu, che fu pure il bidello della scuola elementare a Platì, e alla sua sinistra mio cugino Pino Fedele, figlio della zia Rachelina e di zio Diego che allora era capelluto.

lunedì 24 ottobre 2011

Quattro matrimoni e un funerale (reg. Mike Newell - 1994)













Il funerale è quello dello zio Ernesto senior nel 1948, nelle foto  davanti la chiesa vedo il nonno Luigi, papà, lo zio Pepé, lo zio Mimì.

venerdì 21 ottobre 2011

La via del dolore (reg. Luigi Marone - 1916)




...  perché se è la sola felicità a essere salutare per il corpo, è però il dolore che sviluppa le forze dello spirito.
Marcel Proust, op cit

giovedì 20 ottobre 2011

Fiori d'autunno (reg. Mario Caserini - 1916)


Sonetto

Se parlu calabrisi Bonsignuri
E ti scongiuru mò… non t’ammussari:
Non sacciu comu ndaiu di parlari,
Su calabrisi di li testi duri!...
E cà ti portu puru lu mé kiuri
Nu kiuriceiu chi vali dinari!...
Oh Bonsignuri, non mi lu tornari
S’esti chinu di spini e senz’arduri,
Nta stu mbernu non vi chi friddu faci
A malapena lu potti scippari
E ti lu porto e vi se ti piaci…
Ma megghiu, Bonsignuri, dassa stari
Stu kiuriceju meu mu si ndi vaci:
Pigghia stu cori chi mi fa cantari.

Sac. Ernesto Gliozzi

Non chiedetemi chi sono le persone nella foto, è una delle tante scattate dallo zio Gioseppino, il fratello della nonna Lisa, che oltre ad essere stato il medico condotto del paese, è stato uno dei primi a possedere un'apparecchio fotografico 6 x 9. La foto risale ai primi anni '20. Qualcuno riconosce forse un parente?

mercoledì 19 ottobre 2011

Fratelli di sangue (reg. James W. Horne - 1935)

Colazione sull'erba

Alle spalle padre Pitrone, un rogazionista un pò toccato, si diceva dall'ultimo conflitto mondiale, che in confessione ci caricava di pateravegloria, spesso per colpe inventante, in quanto non avevamo niente da dirgli. Quello che ricordo è il suo alito, proprio spaventoso, era una vera penitenza, aggiunta al pateravegloria.

martedì 18 ottobre 2011

La legge (reg. Jules Dassin - 1958)



Proposta di legge 107
RELAZIONE
Il Comune di Platì è costituito da una popolazione di 3.874 abitanti di cui 1963 maschi e 1911 femmine. Le famiglie residenti sono 1.221. Platì ha quattro frazioni Cirella, Secoli, Lauro e Gioppo.
II territorio si estende per 50,01 Kmq. E confina con i comuni di Ardore, Benestare, Cimino, Oppido Mamertina e Santa Cristina d'Aspromonte. Il paese è posto allo sbocco della vallata della fiumara Ciancio che poi prende il nome di fiumara di Platì ed infine quella di Careri per sfociare sullo Jonio (Bovalino). Platì è adagiato su un conide di deiezione ed è posto in una zona tra le più intense per dissesto idrogeologico. Nell'alluvione dei 1951 (16-18 ottobre) fu il paese più colpito con 18 morti e l'abitato parzialmente distrutto. Il territorio è percorso da decine di torrenti allo stato selvaggio che hanno contribuito alla distruzione di una economia basata sulla produzione dell'olio d'oliva ed agro-pastorale. Dopo l'alluvione dei 1951 (contava 7200 abitanti) la popolazione ha preferito l'emigrazione interna (Milano-Torino) o transoceanica verso l'Australia. Dopo l'alluvione dei 1951 Platì fu visitata da Alcide De Gasperi all'epoca Presidente del Consiglio il quale disse: "Deve finire l'Italia di Platì". Ma Platì fu ancora colpita in maniera violenta dalle alluvioni del 1953 e 1958, che portarono ad un abbandono del territorio con decine di frane imponenti e mai sistemate. In cinquant'anni l'apporto della fiumara Ciancio-Platì è così imponente che il letto del torrente è sopraelevato rispetto al tetto delle abitazioni. Nessun intervento organico è stato attivato.
Il paese è attraversato dalla statale 112 che dovrebbe collegare lo Jonio al Tirreno attraverso il Passo dello Zillastro e congiungersi a Santa Cristina d'Aspromonte, Oppido Mamertina e Molochio. La strada è chiusa al traffico dal 1951 e i lavori per il ripristino sono iniziati nel 1985 e mai ultimati. Le strade poderali sono in completo dissesto. Platì è un paese d'acque che d'estate soffre la sete nonostante le cinquanta sorgenti esistenti sul territorio. Spesso l'acqua non è potabile e Platì ha la più alta percentuale europea di ammalati (e morti) di cirrosi epatica.
A Platì esiste l'ufficio della scuola media inadatto e senza alcuna attrezzatura sportiva e didattica, tipo una biblioteca. I ragazzi che frequentano la scuola materna, elementare e media sono 600, oltre ai duecento che frequentano le scuole della locride. Non esiste un cinematografo, né una struttura di socializzazione.
La disoccupazione presenta dati allarmanti soprattutto per quanto riguarda i giovani. Esistono oltre duecento famiglie prive di redditi e soprattutto una forte incidenza di nuclei familiari privi di capofamiglia con decine di ragazzi che vivono una esistenza precaria. Tale situazione e, ovviamente il disagio sociale in cui versa la popolazione, mi hanno indotto, anche attraverso il contributo di tanti amministratori della Locride che si sono occupati del c. d. "caso Platì", ad attivare attraverso questo progetto di legge iniziative utili e proficue per uno sviluppo sociale e territoriale che porti alla vera rinascita del paese di Platì.
Questo progetto di legge consta di n. 6 articoli e andrà a finanziare attraverso la costituzione di un fondo di riserva alimentato da leggi nazionali e regionali prevelevando una quota oscillante tra il 3 e il 5% (art. 4) una serie d'interventi che sono: opere di riqualificazione dell' area urbane degradata- e dei rioni attraverso la realizzazione di aree attrezzate, centri di aggregazione, biblioteca, ludoteca, palestre, riorganizzazione degli spazi antistanti le scuole, ridisegnazione dei percorsi verdi a dominante pedonale e ciclabile specialmente nelle aree interne; misure per ridurre il disagio abitativo e aumentare l'offerta di alloggi in locazione; attività di istruzione e formazione, con particolare riguardo alla formazione professionale congiunta tra gli Enti locali e gli operatori delle organizzazioni dei volontariato e delle associazioni di promozione sociale; riqualificazione del centro storico con la creazione o il ripristino di locali da adibire a laboratori artigiani per il recupero dei vecchi mestieri (art. 2). criteri, le modalità e le priorità per l'erogazione dei finanziamenti verranno stabiliti con decreto del Presidente della Giunta Regionale e presso la ,Presidenza della Giunta regionale verrà creata una unità speciale per la valutazione dei progetti e la gestione del fondo per il c.d. decreto Platì (art. 3).

Per saperne di piùhttp://www.consiglioregionale.calabria.it/pl8/107.htm:
Chissà cosa ne pensano i paesani e gli oriundi di questa descrizione del paese, dei suoi abitanti e di un progetto svanito, per giunta senza firma.

La cosa più bella è la foto, scattata dallo zio Ernesto junior sul finire degli anni cinquanta.