mercoledì 13 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
Mother Nature's Son - The Beatles
Le attività agricole prevedono qualcosa di più della produzione di un reddito o della diminuizione dei costi, è l'intera relazione fra uomo e natura a essere coinvolta, l'intero stile di vita di una società, la salute, la felicità e l'armonia dell'uomo, nonché la bellezza del suo habitat.
Ernst F. Schumacher, op cit.
Find me in my field of grass, Mother Nature's son
Swaying daises sing a lazy song beneath the sun
Trova nel mio campo d'erba, il figlio di Madre Natura
Margherite ondeggianti cantano una canzone pigra sotto il sole
Swaying daises sing a lazy song beneath the sun
Trova nel mio campo d'erba, il figlio di Madre Natura
Margherite ondeggianti cantano una canzone pigra sotto il sole
giovedì 7 luglio 2011
Finalmente domenica (reg. François Truffaut - 1983)
E’ notte, con lo zio Peppino che mi tiene per mano sto tornando a casa. Stiamo percorrendo la strada che dalla Chiesa della Madonna di Loreto porta in via XXIV maggio dove è casa. Il buio è solo attenuato da qualche sporadica lampadina messa in alto , agli incroci lungo il percorso. Siamo usciti dal cinema. Quello che ricordo sono solo nebulose immagini in bianco e nero, polvere, cavalli in corsa, volti sudati… Quando ho conosciuto l’opera di John Ford ho spesso pensato che quella sera avevo visto un suo film, magari Il Massacro di Fort Apache.
E’ sera, prima di cena. La testa la tengo appoggiata sul grembo della mamma che amorevolmente mi sta passando il pettinino contro i pidocchi. La sua voce carezzevole che mi parla è missata con i suoni che provengono dal campanile della stessa chiesa nominata più sopra. Sono canzoni di Rita Pavone, Gianni Morandi, Louiselle, Jimmy Fontana, ma una in particolare mi colpisce, un motivo fischiato: sono i titoli di Per un pugno di dollari.
E’ domenica. Abbiamo appena pranzato. Sono sotto, in bottega con il mio fratello più piccolo, in attesa che i suoni appena citati ci chiamino al cinema. Papà è seduto alla sua scrivania col capo appoggiato sulle mani chiuse a pugno, si è appena appisolato. Gattonando silenziosamente stiamo cercando di rubare dal cassetto del bancone dove ci sono le monete, le cinquanta lire necessarie per pagare l’intero biglietto di entrata al cinema. Ogni volta papà ci dava solo cinquanta lire e ci diceva di andare a dire a Mimmo Addabbo che noi dovevamo pagare il biglietto ridotto.
E’ un’altra domenica, molto luminosa. Assieme agli altri bambini stiamo correndo, sparpagliati,
lungo i vicoli, verso la fiumara o i casalini dove ci ambientavamo il film appena assistito. Questa volta era Il colosso di Rodi.Io ho da subito voluto la parte che in quella pellicola fu di Mimmo Palmara (Ares). Di Dario ( Rory Calhoun ) non ne volevo sapere, era troppo dandy e non lo potevo vedere perché di lui si innamorava Diala ( Lea Massari ). Mimmo Palmara, invece, era tutto muscoli dalla testa ai piedi.
Fino a quando, anni dopo, non ho visto Per un pugno di dollari questo è stato il mio film culto. Già cominciava a germogliare in me l’idea del cinema, che sarebbe maturata dopo, vedendo l’intera opera di Sergio Leone, sempre nelle sale. Completata da C’era una volta in America, che ha segnato la morte del cinema, il mio cinema, allorché si era affacciato ben altro, che mi avrebbe consegnato a ciò che sono.
indovinate di chi sono le chitarre, il fischio e l'orchestrazione
SDG
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mercoledì 6 luglio 2011
martedì 5 luglio 2011
lunedì 4 luglio 2011
Tre salti in avanti (reg. John Ford - 1923)
Dobbiamo imparare a pensare in termini di una struttura articolata che sappia rapportarsi con molteplicità di unità a piccola scala. Se il pensiero economico non riesce a comprendere questo è inutile .Se non riesce ad andare al di là delle sue grandi astrazioni – il reddito nazionale, il tasso di crescita, la mobilità del lavoro, l’accumulazione del capitale, - se non riesce ad andare al di là di tutti ciò e a prendere contatto con la realtà crescente della povertà, della frustrazione,della criminalità, della fuga, dello stress, della congestione,della bruttezza e della morte dello spirito, allora gettiamo via la scienza economica e ricominciamo da capo.
Ernst F. Schumacher, op. cit.
venerdì 1 luglio 2011
Journey Through The Past - Neil Young
Diplomatica
Credo sia impossibile, per chi non ha mai vissuto qui, capire il sentimento che lega chi vive lontano, per propria scelta o per necessità imposte da circostanze inevitabili o altro, a questo meraviglioso e denigrato paese.
Anch’io, come tanti, ma diversamente da chi lo aveva fatto per bisogno, prima di me, sono stata “allontanata” da qui per poter accedere a possibili migliori occasioni di vita… Non ho creduto, prima, in queste possibilità e, sicuramente, in seguito, non le ho mai cercate. Sicuramente me ne sono venute incontro in quantità ma, irriconoscente come si è a vent’anni, ho preso tutti i treni, scendendone dopo averne apprezzate le tappe che ritenevo migliori, senza mai porre fine al viaggio. Le circostanze della mia vita, a volte serena e senza intoppi, altre volte burrascosa, mi hanno portato lontano, fin nei luoghi dei sogni, che, una volta raggiunti, lasciavano in bocca l’amaro di una felicità perduta. Sono tornata. Non per mia scelta, lo riconosco. Rifuggivo quella decisione, ma la vita aveva già deciso per me la strada. Ora so che non avevo mai smesso di cercare e sicuramente sono ancora in viaggio verso il cuore di questa terra che è stata, come tante, terra di male, di dolore e di vendetta, ma che non è stato solo quello e, soprattutto, non lo è oggi, se non negli occhi e nella mente di chi vuole vederla così.
ancora da Marilisa
ancora da Marilisa
When the winter rains
come pourin' down
On that new home of mine,
Will I still be in your eyes
and on your mind?
Will I still be in your eyes
and on your mind?
come pourin' down
On that new home of mine,
Will I still be in your eyes
and on your mind?
Will I still be in your eyes
and on your mind?
Quando le pioggie invernali
cadono giù
In quella nuova casa dei miei,
Sarò ancora nei tuoi occhi
e sulla vostra mente?
Sarò ancora nei tuoi occhi
e sulla vostra mente?
Sarò ancora nei tuoi occhi
e sulla vostra mente?
Sarò ancora nei tuoi occhi
e sulla vostra mente?
giovedì 30 giugno 2011
My City of Ruins - Bruce Springsteen
Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo.
Marcel Proust, op. cit
Now with these hands,
With these hands,
With these hands,
I pray Lord
With these hands,
With these hands,
I pray for the strength, Lord
With these hands,
With these hands,
I pray for the faith, Lord
We pray for your love, Lord
We pray for the lost, Lord
We pray for this world, Lord
We pray for the strength, Lord
We pray for the strength, Lord
Ora con queste mani
con queste mani
con queste mani
prego Dio
con queste mani
con queste mani
Prego Dio perchè mi dia forza
con queste mani
con queste mani
prego Dio perchè mi dia fede
Preghiamo per avere il tuo amore, o Dio
Ti preghiamo per i dannati,o Dio
Ti preghiamo per questo mondo; o Dio
Ti preghiamo per trovare la forza, o Dio
Ti preghiamo per trovare la forza, o Dio
con queste mani
con queste mani
prego Dio
con queste mani
con queste mani
Prego Dio perchè mi dia forza
con queste mani
con queste mani
prego Dio perchè mi dia fede
Preghiamo per avere il tuo amore, o Dio
Ti preghiamo per i dannati,o Dio
Ti preghiamo per questo mondo; o Dio
Ti preghiamo per trovare la forza, o Dio
Ti preghiamo per trovare la forza, o Dio
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