L'Estate
Ci si alzava la mattina presto e si prendeva la corriera per il mare.
L’odore di nafta di cui il mezzo era impregnato si posizionava presto alla
bocca dello stomaco rendendo difficile il trattenimento del latte di capra col
pane inzuppato o dell’uovo sbattuto col caffè lungo: alimenti indispensabili
contro la fatica: si sa che il mare debilita.
In spiaggia donne coperte da camicie da notte che dovevano coprire le
vergogne ma che in effetti da bagnate le accentuavano, già verso le otto-nove,
sempre per il principio di cui sopra mangiavano spezzatino di pecora con le
patate, anche li era difficile non vomitare per i bambini, ma la scintillante
acqua del mare d’oro e blu li attirava a tuffarsi e giocare rincorrersi e
saltare abbracciare la mamma e lasciarsi cullare dall’onda.
Si riprendeva accaldati la corriera verso le undici, il mezzo imboccava un
rettilineo con una certa velocità che faceva svolazzare le tende dei
finestrini, per fermarsi poco dopo, Cata scendeva e comperava quattro panini al
burro, di forma allungata ,morbidi e caldi diventavano la ricompensa della
mattinata ginnica ma anche un rito quotidiano delle giornate di mare.
Questo è un contributo di Maria, nella fotografia
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