Ciurrame due giorni addietro nelle foto di Valerio Vella
lunedì 28 febbraio 2011
venerdì 25 febbraio 2011
Proverbi e Saggezza
Quando il villano è sul fico non conosce né parente né amico.
Dal Tuo al Mio - Giovanni Verga 1840 - 1922
Dal Tuo al Mio - Giovanni Verga 1840 - 1922
giovedì 24 febbraio 2011
mercoledì 23 febbraio 2011
martedì 22 febbraio 2011
lunedì 21 febbraio 2011
Risvegli (reg. Penny Marshall, 1990)
il mandorlo per primo
La tenuta esser dee più debole di chi la coltiva, giacché dovendo lottare insieme, qualora sia il fondo
più forte, il padrone è schiacciato.
Lucius Junius Moderatus Columella (4-70 d.C.), De Rustica
venerdì 18 febbraio 2011
Il Diavolo Probabilmente (reg. Robert Bresson 1977)
Le domando un Dio che io possa adorare nei boschi, nel burrone della cascata, sulle onde del lago, in una camera nuziale; che non m'imponga mediatori ufficiali; che mi domandi solamente amore e mi proibisca solamente odio; che non mi torturi l'intelligenza con dogmi incomprensibili, non mi annoi con pratiche tediose, non pretenda allettarmi con paradisi né atterrirmi con inferni.
Leila - Antonio Fogazzaro 25/03/1842 – 7/03/1911
giovedì 17 febbraio 2011
Campagna Compagna per la Vita
Loda i vasti poderi, coltiva il poco.
Publio Virgilio Marone, Georgiche, libro secondo
Publio Virgilio Marone, Georgiche, libro secondo
mercoledì 16 febbraio 2011
La Vita come Robinson
Vivevo dunque un'esistenza accettabile, lo spirito pacificato dalla rassegnazione al volere di Colui che si dimostra benigno con me, completamente abbandonato alla disposizione della Sua Provvidenza.
Pertanto la mia vita era miglore che se avessi vissuto in seno alla società/città - che bisogno ho della società/città? - perché quando mi accadeva di dolermi per l'impossibilità di parlare con qualcuno, subito mi chiedevo se il conversare con i miei pensieri e, se mi è lecito dirlo, con Dio stesso, non era preferibile al massimo godimento offerto dalla compagnia del consorzio umano.
Le Avventure di Robinson Crusoe, Daniel Defoe 1660-1731
Pertanto la mia vita era miglore che se avessi vissuto in seno alla società/città - che bisogno ho della società/città? - perché quando mi accadeva di dolermi per l'impossibilità di parlare con qualcuno, subito mi chiedevo se il conversare con i miei pensieri e, se mi è lecito dirlo, con Dio stesso, non era preferibile al massimo godimento offerto dalla compagnia del consorzio umano.
Le Avventure di Robinson Crusoe, Daniel Defoe 1660-1731
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