“Ogni uomo dimora in ogni altro
e ogni altro in lui e così via, in un infinito intreccio di essere e di
testimoniare dell’essere” Cormac McCarthy, 1985
Il trentuno
agosto del milleottocentotrentatre alle ore otto veniva a mancare in Platì Francesco
Mittiga, calzolajo figlio di Michele e Brigida Pizzi, marito di Angela Jetto. A
denunciare la morte furono i vicini di casa Carlo Jelasi e Antonio Pangallo.
L’atto di morte registra che al momento del decesso Francesco aveva sessantasei
anni. Eppure se teniamo conto dei catasti onciari del 1754 un Francesco Mittica
figlio di Michiele e Brigida Pizzi della città di Reggio era nato proprio in
quell’anno catastale.
Biblicamente:
Michele generò Agostino, siamo nella prima metà del XVII° secolo, che sposò Caterina Oliva, sorella del pontefice massimo Don Tolentino. Da questi ultimi nacque il sopracitato Michiele che generò Francesco, che generò Rocco, che generò Francesco, che generò Rosario, che generò Francesco che con Caterina Gliozzi generò Saro, Maria, Elisabetta, Gino e Gianni. Di generazione in generazione fino al nonno Rosario svolsero tutti la nobile arte del calzolajo.
Come in uno specchio l’ordine sopra svolto non cambia se teniamo conto della nonna Lisa (Elisabetta Mittiga sposa di Luigi Gliozzi): Michele generò Rocco che generò Michele …
Il ramo Agostino che generò Domenico che generò Agostino che generò Francesco che generò Agostino è verde ancora ai nostri giorni.
È probabile che i primi Mittica/ga insediati a Platì provenissero dalla vicina Ardore dove abitava Stefano Mittiga calzolajo, in quella città sede di Mandamento vi era pure una contrada appellata Mittiga. Provata invece è la provenienza da Ardore degli Gliozzi con il patriarca il Magnifico Notar Fabrizio.
Biblicamente:
Michele generò Agostino, siamo nella prima metà del XVII° secolo, che sposò Caterina Oliva, sorella del pontefice massimo Don Tolentino. Da questi ultimi nacque il sopracitato Michiele che generò Francesco, che generò Rocco, che generò Francesco, che generò Rosario, che generò Francesco che con Caterina Gliozzi generò Saro, Maria, Elisabetta, Gino e Gianni. Di generazione in generazione fino al nonno Rosario svolsero tutti la nobile arte del calzolajo.
Come in uno specchio l’ordine sopra svolto non cambia se teniamo conto della nonna Lisa (Elisabetta Mittiga sposa di Luigi Gliozzi): Michele generò Rocco che generò Michele …
Il ramo Agostino che generò Domenico che generò Agostino che generò Francesco che generò Agostino è verde ancora ai nostri giorni.
È probabile che i primi Mittica/ga insediati a Platì provenissero dalla vicina Ardore dove abitava Stefano Mittiga calzolajo, in quella città sede di Mandamento vi era pure una contrada appellata Mittiga. Provata invece è la provenienza da Ardore degli Gliozzi con il patriarca il Magnifico Notar Fabrizio.
Il
nostro passato ritorna nel presente; è il presente. Jorge Sanjinés, 1989
Questa pubblicazione serve per aggionare la precedente:
https://iloveplati.blogspot.com/2016/12/lalbero-della-vita-reg-edward-dmytryk.html
https://iloveplati.blogspot.com/2016/12/lalbero-della-vita-reg-edward-dmytryk.html
Di più qui:
In apertura un giovanissimo nonno Rosario con i genitori Rachele Riganò e Francesco Mittiga.